In Europa si segnala una carenza di parcheggi sicuri per i camion che sta mettendo in difficoltà le aziende di logistica e distribuzione. Un problema ancora irrisolto che fa emergere numeri preoccupanti. 

Mancanza di parcheggi, un problema che mina la sicurezza e il fatturato

Secondo dati Ue, oltre il 70% dei parcheggi per camion è incustodito. Un aspetto che favorisce furti e crimini anche più gravi. Una criticità da risolvere, anche per prevenire ulteriori perdite economiche per il comparto. Dati ufficiali confermano che circa il 21% dei conducenti su strada ha denunciato un episodio di furto mentre riposava in un’area di servizio non custodita. L’esposizione a furti e crimini è legata al posizionamento dei parcheggi, spesso in periferia e comunque lontano dai grandi centri urbani.

Dal punto di vista dello sviluppo delle aziende, la carenza di parcheggi custoditi e le conseguenze che ne derivano comportano ogni anno 8 miliardi di euro di fatturato in meno. Dai dati elaborati dalla International Road Transport Union, emerge come solo una piccola percentuale (circa il 3%) degli spazi per autocarri esistenti nell’Unione Europea ha conseguito la certificazione in base alle normative vigenti. Oggi in Europa i posti per camion ammontano a 300 mila ma, nei prossimi anni, raggiungeranno la cifra di 400 mila.

Ue, promuovere nuovi investimenti e un’agenda condivisa

Uno degli obiettivi dell’agenda europea è quello di trovare una soluzione che possa risolvere le criticità di tutti i paesi, senza creare difformità. Un parcheggio sicuro è uno spazio che dispone quantomeno di un’illuminazione sufficiente, con strutture di recinzione, colonne di controllo degli accessi ed eventualmente strutture per il pernottamento e la ristorazione, in modo da consentire a chi guida di poter riposare prima di riprendere il viaggio in strada. L’obiettivo finale è quello di ottenere un parcheggio sicuro per i camion ogni 100 km tra i paesi Ue. Oggi, però, appare una meta ancora molto lontana. 

Durante la pandemia, l’autotrasporto è stato tra i settori vitali per rispondere all’emergenza sanitaria. Camion e autisti del settore logistica e distribuzione non si sono mai fermati. Nonostante il ruolo fondamentale del comparto, però, gli investimenti in parcheggi sicuri stentano a decollare in Europa. Per trovare una soluzione è fondamentale ragionare in un’ottica sovranazionale, allo scopo di uniformare normative e regolamenti e garantire sicurezza e comfort a chi guida. I prossimi passi devono necessariamente andare in direzione della promozione di nuovi investimenti a favore di parcheggi sicuri, a norma e sorvegliati. Per raggiungere l’obiettivo va incentivata la collaborazione tre le aziende e le istituzioni. 

Adeguare le aree di sosta in Europa alle misure minime di sicurezza – dalla videosorveglianza obbligatoria all’illuminazione, fino alle recinzioni per delimitare entrate e uscite – è funzionale a prevenire e scoraggiare episodi criminosi garantendo al contempo la sicurezza di aziende e operatori. 

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