La ricerca e l’applicazione di soluzioni green per ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale rappresentano una sfida epocale per i processi logistici aziendali.
A evidenziare l’impegno del settore in materia è la nuova edizione della Green Logistic Survey realizzata dal Green Transition Hub, il centro della LIUC che sviluppa competenze e conoscenze relative ai temi della transizione ecologica.
La ricerca, realizzata in collaborazione con la rivista Logistica, accende un faro sui processi di integrazione delle pratiche di green logistics nelle imprese italiane. In particolare il report fa il punto sulle soluzioni già adottate in tema di imballaggi, trasporto, magazzini e supply chain.
Puntare su strumenti, processi e funzionalità “green”, nell’ottica di migliorare i processi logistici rendendoli più virtuosi, è una scelta non più rinviabile per le aziende, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Green Deal Europeo.
Per realizzare la ricerca sono stati intervistati i direttori logistici o della supply chain di oltre 500 aziende italiane.
Logistica, il 53% delle aziende dichiara obiettivi green
Dallo studio emerge che, nel settore logistico, il 53% delle aziende punta a obiettivi di sostenibilità, mentre il manifatturiero si limita a circa il 40%.
La possibilità di ridurre sensibilmente i consumi energetici e quindi poter intervenire su un abbassamento dei costi in generale stimola le aziende a promuovere iniziative di green logistics.
Tra le misure alle quali le aziende ricorrono con maggiore frequenza per valorizzare i progetti di sostenibilità ci sono i sistemi per la riduzione dei consumi generali nei trasporti e nei magazzini e gli interventi di compensazione per disclosure non finanziaria, come per esempio la piantumazione degli alberi.
Le aziende puntano sulla collaborazione
Non mancano però anche soluzioni più orientate all’organizzazione. Tra queste la gestione ottimale dei processi nell’ottica di caricare maggiormente i veicoli, in modo da ridurre le emissioni inquinanti e diminuire i costi. Un aspetto che conferma lo stretto legame tra la possibilità di ridurre l’impatto ambientale e al contempo tenere d’occhio il budget.
Le aziende inoltre, secondo la ricerca, hanno mostrato di ricorrere spesso anche alla collaborazione. Dagli accordi con i partner per sincronizzare le consegne ai clienti e ridurre i tempi di attesa dei camion presso i magazzini, fino alla condivisione di informazioni per migliorare la pianificazione dei viaggi. Ancora indietro invece l’adozione di pratiche di eco-driving che richiedono una formazione qualificata. La logistica si conferma quindi un settore energy driven, nel quale le politiche orientate alla gestione efficiente dell’energia e alla sostenibilità svolgono una funzione essenziale.